Cronaca

Maltempo, danni a Sperlonga e Sabaudia: i Comuni chiedono l'intervento della Regione

A Sperlonga sono decine le aziende agricole e turistiche distrutte dal tornado del 29 ottobre. A Sabaudia alberi abbattuti e migliaia di abitazioni senza corrente

Un'immagine delle serre distrutte a Sperlonga

Anche i Comuni di Sabaudia e Sperlonga, danneggiati dall'ondata di maltempo, chiedono l'intervento urgente della Regione Lazio che ieri ha dichiarato lo stato di calamittà naturale inserendo nell'elenco dei comuni danneggiati alcuni territori della regione.

L'emergenza a Sabaudia

Ma il sindaco Giada Gervasi ha sollecitato la Regione ad inserire anche la città di Sabaudia tra i territori colpiti dall'emergenza. "Un’intera città messa in ginocchio - ha spiegato il primo cittadin - un territorio flagellato dal vento e dalla pioggia incessante: dopo la giornata di lunedì scorso, che ha dato il via ad una delle perturbazioni più violente degli ultimi decenni. Sabaudia torna a risvegliarsi nell’emergenza maltempo; un’emergenza che sembra non trovare fine, visto anche il persistere di fenomeni temporaleschi di grandi dimensioni, che aggiunge criticità importanti ad una situazione già di per sé compromessa e del tutto precaria". Sul territorio si registrano alberature abbattute, abitazioni allagate e senza elettricità da quattro giorni, con situazioni critiche soprattutto nelle aree periferiche; danneggiamenti a case, aziende e persone, chioschi dilaniati, interi quartieri invasi da detriti di alberi e oggetti volati via dai palazzi, viabilità in tilt e campi agricoli ko.

"La città di Sabaudia - continua il sindaco Gervasi - lancia il suo appello e si adopera, anche con mezzi di fortuna, per prestare aiuto e sgomberare le strade, in ausilio a soccorritori, protezioni civili, forze dell’ordine e istituzioni preposte. Ci troviamo di fronte a una calamità di indubbie proporzioni che deve necessariamente richiamare l’attenzione delle Istituzioni e dello Stato. Impossibile al momento fare una stima dei danni, che comunque sono ingenti. Ma sono chiari i disagi e le necessità di un territorio che è stato, complice anche la sua tipicità e la conformazione morfo-geologica, colpito nel profondo. Mi auguro che la Regione e il Governo possano supportare la nostra città e aiutarla ad uscire fuori dall’emergenza che è in atto e che proseguirà anche nei prossimi giorni”. Proprio a Sabaudia circa 3mila abitazioni hanno subìto l'interruzione continuativa della corrente elettrica e della linea telefonica per la caduta di pali e di alberi che hanno tranciato i fili. Sono stati inoltre danneggiati edifici comunali e abitazioni private, scuole e impianti sportivi e sono decine le richieste di soccorso e le segnalazioni arrivate in Comune.

A Sperlonga distrutte aziende agricole e turistiche 

Anche Sperlonga è stata devastata dalla tempesta tropicale che si è abbattuta sul territorio il 29 ottobre. Intere aziende agricole e turistiche sono state distrutte. "In questi giorni drammatici - ha detto il sindaco Armando Cusani - ci siamo rimboccati le maniche. Il Comune sta sostenendo per quello che può i lavori di sistemazione e il sostegno alle imprese. Ci aspettavamo il supporto della Regione con la sua struttura organizzativa, fatta di uomini, mezzi, attrezzature e di azioni concrete. Ad oggi invece la Regione è assente in un Comune che ha visto distrutte due delle sue infrastrutture più importanti, il cimitero e l’impianto sportivo, oltre al verde pubblico, e annientato decine di aziende".

"Non abbiamo avuto supporto di alcun tipo - attacca ancora Cusani - abbiamo un assessore regionale all’agricoltura proveniente dalla provincia di Latina che non si è preoccupata nemmeno di visitare il suo territorio. E questo è un fatto gravissimo. A cosa serve solo una dichiarazione di Zingaretti a fronte di zero azioni concrete che si potrebbero attivare con gli strumenti dell'emergenza se non ad assolvere la propria coscienza? Non basta firmare lo stato di calamità (atto dovuto) a distanza di 72 ore da eventi meteorologici straordinari che hanno causato vittime e distruzione. Quello che bisogna fare al più presto, nella fase di emergenza, è stanziare risorse regionali per assistere la popolazione colpita nella attività ordinarie di ripresa della vita quotidiana e quindi attivare il Fondo di solidarietà nazionale per la ricostruzione delle aziende colpite. Per questo chiediamo che la Regione attivi immediatamente gli “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole”.


Si parla di