Cronaca

"Non volevo farla soffrire”: l’agghiacciante confessione di Christian Sodano sull’omicidio di Renée

Il finanziere di 27 anni è stato ascoltato dal pubblico ministero e dagli investigatori. Ha ricostruito il litigio con Desirée e gli omicidi, poi è stato stato arrestato e condotto in carcere

I corpi delle due donne trovati senza vita nel salone della villetta di Cisterna. Nicoletta Zomparelli e la figlia Renèe Amato erano riverse a terra nello stesso locale della casa, in una pozza di sangue. Così le hanno trovate i poliziotti che, dopo l'allarme lanciato da Desirée, sono entrati nell'abitazione del quartiere San Valentino. Entrambe colpite al volto.

E' stato lo stesso assassino, Christian Sodano, finanziere di 27 anni originario di Minturno, a raccontare ai poliziotti e al pubblico ministero alcuni dettagli raccapriccianti di quel terribile pomeriggio di martedì 13 febbraio. Ha parlato del litigio con Desirée, della pistola d'ordinanza afferrata mentre i toni della discussione diventavano sempre più accesi, dell'intervento della madre e della sorella che per difendere la ragazza si sono avventate contro di lui. Gli spari, la morte immediata della donna, il colpo di grazia inferto invece a Renèe che era ancora viva. Mentre Desirèe era già riuscita a scappare allontanandosi nei campi, l'ultimo proiettile è stato per la sorella, già a terra agonizzante e ferita alla gola: "Non volevo farla soffrire" ha dichiarato l'omicida agli investigatori della squadra mobile dopo essere stato prelevato in casa di uno zio, a Latina.

Nicoletta e Renée: chi erano madre e figlia uccise dal finanziere

Da martedì sera l'uomo si trova in carcere con l'accusa di duplice omicidio. Ha confessato tutto e nelle prossime ore comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari per l'interrogatorio. Le verifiche sulla dinamica sono ancora in corso, ma intanto le dichiarazioni dell'omicida sembrano coincidere con quelle di Desirée Amato, riuscita per miracolo a scampare alla furia omicida prima nascondendosi in bagno, poi saltando in giardino dalla finestra di una stanza e infine passando attraverso un foro nella recinzione del cortile di casa e correndo per i campi senza guardarsi indietro.


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