Cronaca

“Per Renèe e Nicoletta e tutte le sorelle uccise”: Cisterna contro la violenza maschile sulle donne

La manifestazione organizzata da “Arcigay Latina – Sei come Sei” e Centro Donna Lilith: “Dobbiamo presidiare il territorio e vogliamo dare alle donne gli strumenti di uscita dalle reti della violenza”

La manifestazione nel quartiere San Valentino

“Se toccano una toccano tuttə”: questo lo slogan della manifestazione che c’è stata nel pomeriggio di ieri, lunedì 19 febbraio, a Cisterna che è scesa di nuovo in strada contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una manifestazione organizzata da “Arcigay Latina – Sei come Sei” e Centro Donna Lilith Casa Rifugio Emily a meno di una settimana dal duplice omicidio di Nicoletta Zomparelli e di sua figlia Renée Amato proprio nel quartiere San Valentino, teatro della strage che si è consumata nella villetta di via Monti Lepini.

Qui il finanziere Christian Sodano ha ucciso le due donne, madre e sorella di Desyrèe che del 27enne era la fidanzata. E dopo la fiaccolata dello scorso venerdì, è stata grande la partecipazione anche alla manifestazione di ieri. “Per Renèe e Nicoletta e tutte le sorelle uccise. Per Martina e Alessia, per Elisa, Desirèe, Tiziana, Francesca, Martina. E per noi che con Desyrèe continueremo la nostra lotta. Continueremo a sensibilizzare e abitare gli spazi per renderli sicuri, perché i femminicidi sono solo la punta dell’iceberg” hanno dichiarato da Arcigay Latina che promette: “Ora a San Valentino e domani in ogni luogo in cui sarà necessario essere. Non c’è più dolore, solo rabbia”.

“La manifestazione è stata organizzata nella convinzione che attraversare gli spazi, dare voce ai corpi, alla rabbia, senza nascondere la testa sotto la sabbia, sia l’unica strada possibile - ha detto Anna Claudia Petrillo della segreteria nazionale di Arcigay -. L’abbiamo fatto perché persone trans, persone della comunità lgbtqia+ e donne di Cisterna di Latina, ci hanno chiesto di essere lì, proprio nel quartiere San Valentino.  L’incontro è stato fondamentale per presidiare il territorio e dare degli strumenti di uscita dalle reti della violenza. La nostra associazione e il Centro Donna Lilith, hanno gli strumenti per fornire aiuto. Grazie a personale qualificato, numeri verdi, operatrici antiviolenza riescono a salvare vite. La presenza alla manifestazione era attiva, trasversale. Un’uscita dal silenzio”. 

“Dobbiamo fermarci e pensare di organizzare dei momenti di riflessione che diano la possibilità a tutte e tutti di conoscere la violenza e di riconoscerne i primi segnali per chiedere aiuto ai centri antiviolenza e salvare la propria vita - ha poi aggiunto Francesca Innocenti, presidente Centro Donna Lilith -. Oggi abbiamo iniziato a farlo e nel futuro dobbiamo lavorare insieme per scardinare la violenza patriarcale che è alla base della nostra cultura. Perché un ‘no’, sia un ‘no’ per sempre. E perché se decido liberamente di concludere una relazione affettiva, non ci sia più un uomo che decide di non rispettarmi ed uccidermi”.

Intanto è stata fissata la data dei funerali che si terranno alle 15 di giovedì 22 febbraio. 


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