Cronaca

Operazione "Arco", udienza preliminare per 59 persone accusate di spaccio tra Latina e i Lepini

Oggi in udienza preliminare respinte alcune eccezioni, a ottobre discussione e decisione sul rinvio a giudizio

La conferenza stampa dell'operazione "Arco"

Dopo una lunga serie di rinvii nell’iter giudiziario sembra avviarsi verso la conclusione della fase preliminare il procedimento relativo all’indagine denominata “Arco” che nel giugno 2014 aveva portato all’emissione di alcune decine di ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone accusate di diversi reati tutti legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Questa mattina il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina  Mario La Rosa ha deciso su una serie di eccezioni presentate dal collegio di difesa – del quale fanno parte tra gli altri Oreste Palmieri, Giancarlo Vitelli, Alessandro Farau, Silvia Siciliano – e rinviato all’udienza dell’11 ottobre prossimo quando si terrà la discussione. Il procedimento vede 59 indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio.

Le indagini che hanno portato agli arresti erano state avviate dopo il duplice omicidio di Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne, uccisi il 29 ottobre 2012 presso la stazione di servizio Eni di Sezze. Partendo dal movente dell'omicidio, vale a dire debiti maturati nell’ambito di un giro di droga, per lo più cocaina, gli investigatori avevano scoperto una squadra di corrieri, che avrebbero rifornito un mercato abbastanza vasto e variegato, che comprende anche molti professionisti affermati del capoluogo e tanti insospettabili tra Latina, Sabaudia, Pontinia e alcuni comuni dei Monti Lepini.


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