Cronaca

Accoltella la moglie, interrogato nega tutto ma resta in carcere

Lo straniero era stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti, lesioni aggravate e sfruttamento della prostituzione

E’ stato interrogato questa mattina in carcere Virgilius Tanasa, l’uomo di 41 anni arrestato per avere picchiato, minacciato e costretto a prostituirsi la giovane moglie arrivata a Latina per raggiungerlo.

Lo straniero, dopo una lunga serie di minacce l’aveva ferita con un coltello e le aveva tagliato i capelli  e la vittima, approfittando della sua assenza, aveva chiamato il 118 che era intervenuto e l’aveva trasportata al Santa Maria Goretti per medicarla.

Così la giovane era riuscita a raccontare le violenze subite e le precedenti aggressioni da parte del marito che la costringeva anche a prostituirsi. Il sopralluogo effettuato all’interno dell'abitazione sul lungomare di Latina dove era avvenuta l’ultima aggressione aveva consentito di rilevare la presenza di tracce di sangue a terra e ciocche di capelli che l'uomo aveva tagliato alla compagna per deturparne l’aspetto. Così il romeno era stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, sfruttamento della prostituzione e lesioni aggravate dall'uso di un coltello.

Questa mattina Tanasa, assistito dagli avvocati Gaetano Marino e Alessia Vita,  è stato ascoltato in carcere dal gip Cario per l’interrogatorio di garanzia. Al giudice l’uomo ha raccontato di non essere responsabile di ciò di cui viene accusato.


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