Cronaca

Il 2018 di Latina e provincia: tutte d’un fiato le notizie dell’anno che se ne va

La strage di Cisterna e la morte di Desirée Mariottini, le tragedie di Terracina e le importanti inchieste “Alba Pontina” e “Arpalo”: il 2018 pontino in pillole con i fatti più importanti

E’ stato un 2018 difficile quello che la provincia pontina sta per mettersi alle spalle. L’anno delle tragedie che hanno funestato la città di Cisterna  e Terracina. La morte di Alessia e Martina uccise dal padre, l’appuntato dei carabinieri Luigi Capasso, nell’appartamento di via dei Collini dei Pini ha sconvolto, non solo, l’intera comunità locale che ha poi dovuto affrontare anche la triste morte di Desirée Mariottini. Poi Terracina, piegata dal maltempo. Le importanti inchieste, “Alba Pontina” e “Arpalo” su tutte, e gli arresti “eccellenti” hanno poi scandito questi 12 mesi in cui è esploso anche il “caso” delle elezioni di Cisterna. Ma è stato anche l’anno di Calcutta mentre la storia di Martina Natale è diventata simbolo di rinascita e speranza per tutti noi. Questi solo alcuni dei personaggi e delle storie che hanno ci hanno accompagnato in questo 2018, e che vogliamo rivivere attraverso le notizie che ci, e vi, hanno più colpiti, quelle più sentite o commentate, quelle che hanno portato indignazione e scalpore, quelle che hanno strappato una lacrima, che sia essa di gioia o di dolore.          

La strage di Cisterna 

E’ il 28 febbraio 2018 quando la città di Cisterna si risveglia con una notizia sconvolgente. In via Collina dei Pini l’appuntato dei carabinieri Luigi Capasso, in servizio a Velletri, dopo aver sparato alla moglie Antonietta Gargiulo ferendola con tre colpi di pistola, si barrica nell’appartamento con le sue due figlie, Alessia e Martina, di 8 e 13 anni. Sul posto arrivano i carabinieri del comando provinciale, con i comandanti di Latina e di Roma, e i Gis – Gruppo di intervento speciale. Iniziano estenuanti trattative che durano molte ore, vissute da tutta la città con apprensione e angoscia. Si cerca di salvare le piccole, ma nel primo pomeriggio arriva la tragica notizia: Capasso si è ucciso e Alessia e Martina sono morte per mano del padre, uccise nel sonno. L’uomo le aveva già uccise probabilmente appena arrivato nell’appartamento. Da quella strage si salverà solo Antonietta, che mesi prima aveva chiesto aiuto perché aveva paura dell’ex marito. Una strage annunciata dunque, che ha lasciato sconvolta l’intera provincia e che è arrivata sulle cronache nazionali.

Operazione “Arpalo”: arrestato anche Maietta

Il 16 aprile nell’ambito dell’operazione “Arpalo”, gli uomini della Squadra Mobile arrestano 13 persone tra le quali l’ex deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta - a cui l’ordinanza di custodia cautelare in carcere viene notificata in una clinica romana dove è stato ricoverato dopo l’incidente domestico con una motozappa -, l’imprenditrice Paola Cavicchi, e il figlio Fabrizio Colletti, rispettivamente presidente del Latina Calcio e socio, ed una seri di collaboratori e professionisti legati allo studio di commercialista di Maietta e alla Us Latina Calcio. Gli investigatori contestano una complessa associazione per delinquere, composta da una rete di fiduciari che, attraverso la costituzione di società schermo, sia in territorio svizzero che in quello italiano, hanno movimentato ingenti capitali utilizzati per acquisizioni immobiliari, per illecito arricchimento personale, oltre che per il finanziamento occulto del Latina Calcio quando militava in serie B. Solo alla fine del 2018 Pasquale Maietta può lasciare il carcere: per lui vengono disposti i domiciliari.  

“Alba Pontina”: scacco al clan Di Silvio 

Associazione di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, violenza privata, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni, riciclaggio. Il 12 giugno scorso un altro terremoto scuote la città di Latina. E’ “Alba Pontina”, l’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma e condotta dalla Squadra Mobile di Latina, che ha portato agli arresti 25 appartenenti del clan Di Silvio. Per la prima volta si riconosce l’esistenza di un’associazione mafiosa completamente autoctona. In carcere finisce anche il gruppo di comando, composto dal capoclan Armando Di Silvio, detto Lallà, dai figli Ferdinando, Gianluca e Samuele Di Silvio, dalla moglie Sabina De Rosa e da Agostino Riccardo, che qualche mese dopo ha deciso di collaborare con la giustizia fornendo altre informazioni preziose per gli investigatori. Tra i reati contestati al clan anche estorsioni a commercianti e avvocati e lo spaccio di droga che aveva come base proprio la casa di “Lallà”.

Elezioni comunali e il “caso” Cisterna 

Tornata elettorale a giugno per alcuni comuni della provincia di Latina che hanno rinnovato sindaci e Consigli comunali. Si è votato ad Aprilia, Bassiano, Campodimele, Cisterna, Formia, Lenola e Sonnino. Ad Aprilia riconfermato il primo cittadino uscente Antonio Terra, a Bassiano Domenico Guidi, a Campodimele eletto Roberto Zannella, a Formia Paola Villa, a Lenola Fernando Magnafico e a Sonnino Luciano De Angelis. Per quanto riguarda Cisterna invece l’elezione di Mauro Carturan al primo turno è stata in parte annullata dal Tar – che ha accolto il ricorso del candidato sindaco Gianluca Del Prete - a causa di irregolarità in quattro sezioni dove si tornerà a votare il 6 gennaio.

La storia di Martina Natale

Una tragedia che diventa il simbolo di rinascita e speranza. E’ la storia di Martina Natale, morta a soli 19 anni, lo scorso giugno, prima di poter sostenere l’esame di maturità, al Liceo Manzoni, per cui si era già preparata. Un dramma per la sua famiglia e i suoi amici, che si è trasformato però in una straordinaria storia di amicizia quando le sue compagne di classe hanno deciso di discutere al suo posto la tesina. La storia di Martina ha fatto il giro d’Italia, arrivando all’attenzione del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che ha voluto essere presente a Latina, il 2 ottobre, per consegnare personalmente il diploma di Martina ai suoi genitori. La cerimonia si è tenuta alla presenza dei familiari della ragazza, della dirigente scolastica e del sindaco di Latina Damiano Coletta. Nei mesi scorsi è nata anche una onlus, “Martina e la sua Luna”, che raccoglie fondi a favore dei ragazzi malati per realizzare i loro desideri.

Calcutta e il concerto dell’estate 

Il 21 luglio scorso Calcutta, al secolo Edoardo D’Erme, ha portato allo stadio Francioni di Latina quasi 20mila spettatori in arrivo da tutta Italia. Nella sua città di nascita Calcutta ha presentato il suo terzo album, Evergreen, uscito a maggio e anticipato dai singoli Orgasmo, Pesto e Paracetamolo. Calcutta dà inizio al like sulle note di Briciole e conquista subito tutti i suoi fan. In centinaia avevano atteso con pazienza dalla mattina l’apertura dei cancelli, mentre la macchina organizzativa dell’Amministrazione comunale si metteva in moto, con il potenziamento della rete dei trasporti, navette, info point e aree di sosta. Un’occasione di festa per l’intera città, dove è stata organizzata anche una notte bianca con eventi, concerti e l’apertura dei negozi fino alle 24.

“Caso” PalaBianchini e la Top Volley “emigra”

La Top Volley non giocherà a Latina le gare casalinghe della stagione 2018/2019. La conferma definitiva arriva a settembre: mancano i requisiti richiesti dalla Lega per il PalaBianchini - a causa dei lavori ancora non iniziati - e la società si vede costretta ad “emigrare”. Al momento dell’iscrizione a luglio era stata indicato come impianto di gioco quello di Caserta, ma poi ad ottobre arriva l’ok per Napoli. Al PalaBarbuto vengono giocate le prime gare di campionato prima del definitivo trasloco a Cisterna, non senza qualche difficoltà con la Commissione di vigilanza sugli impianti di pubblico spettacolo che in primo momento non rilascia la certificazione di idoneità del palazzetto di via delle Province salvo poi fare dietrofront. Il 25 novembre la Top Volley gioca a Cisterna la gara con Castellana. Di settimana in settimana cresce il pubblico al seguito degli uomini di coach Tubertini fino a toccare il record di presenze nella prima gara del girone di ritorno giocata nel giorno di Santo Stefano con i campioni d’Italia di Perugia che coincide con la prima sconfitta di Latina davanti al proprio pubblico.  

La tragica morte di Desirée

La 16enne di Cisterna di Latina, Desirée Mariottini, viene ritrovata morta all’interno di uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo, a Roma, dopo che i familiari ne avevano denunciato la scomparsa. Secondo la ricostruzione degli investigatori la ragazza sarebbe stata violentata ripetutamente dopo che aveva assunto un mix di droga e alcool alla presenza di numerose persone. Nessuno di coloro che si trovava all’interno dell’edificio ha chiamato i soccorsi mentre la 16enne è rimasta agonizzante per ore. Per la sua morte sono stati arrestati quattro immigrati clandestini, abituali frequentatori di quel palazzo abbandonato e noti spacciatori. Ai domiciliari invece un 36enne romano accusato di aver ceduto droga alla 16enne.

29 ottobre: Terracina travolta dal tornado 

29 ottobre 2018, una data che difficilmente Terracina dimenticherà: nel pomeriggio di quel lunedì una violenta tromba d’aria si abbatte sulla città. Colpita soprattutto l’area di viale della Vittoria: lo scenario è apocalittico alberi caduti in strada, tutt’intorno devastazione e crolli. Pesante il bilancio che conta due vittime: Nunzio Cervoni, l’uomo di 57 anni rimasto ucciso da un albero crollato sulla sua auto, e Giuseppina De Santis, l’87enne ospite della casa di riposo Curzio Salvini, danneggiata dalla tromba d’aria, e deceduta qualche giorno dopo in seguito ad una caduta. Ingenti i danni in tutta la città dove nei giorni a seguire arrivano oltre al presidente della provincia Carlo Medici anche il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Nelle settimane a seguire Terracina mostra ancora una volta la sua forza e piano piano si rialza; rinasce anche viale della Vittoria: lecci e canfore gli alberi che disegneranno il nuovo aspetto del viale. Ma il maltempo sul finire dell’anno non ha risparmiato neanche le zone di Sabaudia e Pontinia: violenti nubifragi hanno causato ingenti danni e messo ko soprattutto il settore agricolo. 

La crisi della Corden Pharma

La fine del 2018 è scandita dalla crisi della Corden Pharma e dal rischio licenziamenti. Il 9 novembre nel corso di un vertice in Prefettura l’azienda annuncia 192 esuberi, il taglio degli stipendi e la richiesta di un concordato di continuità al Tribunale di Latina. Ha inizio una vertenza difficile, da subito in salita per sindacati e lavoratori che ricevono la solidarietà delle istituzioni locali. Tanti gli incontri in settimane convulse, anche al Mise; ma l’anno si conclude con il mancato accordo nel corso dell’ultimo vertice presso la sede di Unindustria; ora il tavolo si sposta in Regione. Intanto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Sermoneta è stata approvata l'adesione al protocollo d'intesa del Consorzio per lo Sviluppo industriale Roma-Latina finalizzato a promuovere strategie di reindustrializzazione, con la specifica richiesta di istituire un “Tavolo Territoriale” per la crisi della Corden Pharma.

Voragine sulla Pontina a Terracina: un uomo disperso

Una enorme voragine si è aperta lungo la Pontina a causa del maltempo e della pioggia incessante al chilometro 97.700 nel territorio del Comune di Terracina, località San Vito. La frattura è profonda 8 metri e la strada viene chiusa al traffico. Sul posto carabinieri, polizia stradale e vigili del fuoco. Al momento sono in corso le ricerche dei vigili del fuoco per la presenza di possibili dispersi. I vigili del  ha letteralmente inghiottito un’auto e mentre uno dei due occupanti è riuscito ad uscire e mettersi in salvo, l’altro – l’imprenditore Valter Donà – è stato trascinato via dalla furia dell’acqua ed è tuttora disperso. La Procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo.

Panico a scuola: studente fa esplodere tre molotov

L’anno si chiude con una strage sfiorata all’interno dell’istituto Rosselli di Aprilia: la mattina del 20 dicembre uno studente di 15 anni entra con nello zaino 8 molotov, realizzate artigianalmente a casa; tre quelle che farà esplodere nell’edificio di via Carroceto. Fortunatamente nessun ferito ma solo tanta paura e qualche leggero danno alla struttura. La scuola viene evacuata e ne segue una giornata convulsa che si conclude con l’arresto del giovanissimo che era stato subito fermato dai carabinieri. L’accusa per lui è di strage. Ascoltato dai carabinieri il ragazzo riferisce di essersi voluto vendicare perché da tempo si sentiva bullizzato da qualche ragazzo a scuola; al giudice durante l’interrogatorio dice di essere dispiaciuto e che non aveva intenzione di far male a nessuno. Negli ultimi giorni dell’anno nel corso della discussione al Riesame la difesa del 15enne ha chiesto la derubricazione del reato di strage; si attende la decisione del Tribunale. Intanto la famiglia ha inviato alla direzione didattica del Rosselli una proposta con la quale si è offerta di risarcire i danni provocati nella scuola. 


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