Cronaca

Gianmarco Pozzi, su “Le Iene” il caso del 28enne morto sull’isola di Ponza

Nella puntata di questa sera della trasmissione di Italia 1 in onda il servizio dell’inchiesta di Golia e Francesca Di Stefano sulla morte del giovane avvenuta lo scorso 9 agosto

Si parlerà anche del caso di Gianmarco Pozzi nella puntata di questa sera de “Le Iene”. Nel corso della trasmissione di Italia 1 condotta da Alessia Marcuzzi e Nicola Savino andrà in onda il servizio dell’inchiesta condotta da Giulio Golia e Francesca Di Stefano proprio sulla morte del giovane di 28 anni dello Statuario a Roma avvenuta nelle prime ore del mattino dello scorso 9 agosto sull’isola di Ponza.

A parlare con l’inviato, per la prima volta in tv, il professor Vittorio Fineschi, ordinario di Medicina legale alla Sapienza (noto alle cronache per essere stato il consulente della famiglia Cucchi). Solo pochi giorni fa ha consegnato alla Procura di Cassino, che indaga per omicidio e non per “morte accidentale”, un supplemento di 33 pagine alla sua prima relazione.

“Chiudere il caso dicendo che è caduto in preda a un delirio da cocaina? Non c’è evidenza scientifica” ha detto al microfono di Giulio Golia Finesch che sulle indagini tossicologiche fatte sul corpo del ragazzo aggiunge: “Le indagini tossicologiche, e faccio anche la chiosa, fatte benissimo, che ci dimostrano il tasso di cocaina, non ci possono indurre a dire che lui si è messo a correre scompostamente in un campo fino ad arrivare al muretto e precipitare di sotto. Dobbiamo ipotizzare che corresse, che è caduto, che si è arrotolato in questo campo, che poi si è rialzato, è andato ad impattare. Puoi capire che diventa una cinematica un pochino troppo cinematografica”.

Pozzi, che era anche campione di kick boxing e lavorava a Ponza come addetto alla sicurezza in alcuni locali nei mesi estivi, non sarebbe dunque caduto accidentalmente sotto effetto di “un'ingente quantitativo di cocaina”, come stabilito in un primo tempo; l’ipotesi che viene sollevata è che potrebbe essere invece stato picchiato e ucciso, “forse nell’ambito di una spedizione punitiva che potrebbe essere collegata all’attività di gruppi di spacciatori sull’isola". “Quando ho visto questo corredo fotografico ho detto che molte cose non erano coincidenti. Io ritengo sia giusto rivedere il caso” ha detto ancora Fineschi.

Nel corso del servizio verranno anche trasmesse tutte le registrazioni, realizzate da una delle sorelle di Gianmarco Pozzi con lo scopo di aiutare le indagini, che simulano quanto potrebbe essere accaduto al fratello. (Qui per vedere l'anteprima del servizio)


Si parla di