Cronaca

“No alla Roma-Latina”, protesta in Regione. Refrigeri incontrerà i Comitati

La decisione dell’assessore ai Lavori pubblici al termine del Consiglio durante il quale c’è stata la contestazione. Simeone (Forza Italia): “Bene l’incontro con i comitati, ma la Regione mantenga il suo impegno su un’opera indispensabile per lo sviluppo”

L'aula del Consiglio regionale

Protesta contro la Roma-Latina questa mattina durante il Consiglio regionale del Lazio.

La contestazione del Comitato “No corridoio Roma-Latina” che ha lamentato l'inutilità e la possibilità che l’opera possa arrecare danni alle oltre 50 aziende agricole che operano in zona con il suo portavoce, Gualtiero Alunni che si è incatenato ad una delle poltrone nell'area dove è consentito al pubblico di assistere alla seduta.

Al termine della seduta straordinaria sul Trasporto pubblico locale, l’assessore regionale del Lazio ai Lavori pubblici, Fabio Refrigeri, dopo un primo confronto con i manifestanti ha deciso che incontrerà insieme ai vertici di Autostrade del Lazio, i comitati che si oppongono alla realizzazione dell'autostrada Roma-Latina (e della Cisterna-Valmontone). L’incontro è stato fissato il 2 febbraio prossimo.

IL CONSIGLIERE DI FORZA ITALIA SIMEONE - “Non posso che condividere la scelta dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Refrigeri di incontrare i componenti dei Comitati contro la realizzazione dell'autostrada Roma-Latina che oggi hanno manifestato durante il Consiglio regionale straordinario in corso sul Trasporto pubblico locale” ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone.

“Si tratta di un atto dovuto nei confronti di tutti coloro che, legittimamente, stanno manifestando la propria posizione rispetto al progetto. Tuttavia ci auguriamo che la Regione Lazio, per tramite dell’assessore Refrigeri, mantenga fede alla scelta compiuta consistente nel considerare la Roma – Latina e la Bretella Cisterna – Valmontone opere strategiche per lo sviluppo economico, infrastrutturale ed occupazionale del Lazio”.

“Quest’opera non è solo un’infrastruttura di trasporto ma è un’opera che risponde alle esigenze reali di spostamento di persone e merci nel Lazio, in Italia e in Europa - è tornato a ribadire l’esponente pontino alla Pisana -. Questa opera ci consente di entrare in un mercato che ci è stato precluso, che le imprese faticano a raggiungere e per il quale pagano costi altissimi di trasporto. La messa in sicurezza della Pontina era e resta un punto a favore dei pendolari ma non potrebbe in alcun modo risolvere il nodo della competitività delle nostre imprese che hanno bisogno di velocità, sicurezza, innovazione”.

"La Roma – Latina può essere questo, un catalizzatore per ulteriori interventi, il riflettore puntato sulle nostre imprese, sui nostri prodotti, sulle nostre eccellenze, sulla sicurezza dei nostri cittadini. Quest’opera non sarà calata dall’alto come un’isola nel deserto ma comporterà tutta una serie di opere accessorie che miglioreranno la viabilità e la logistica di tutto il nostro territorio. Per la prima volta, in venti anni, abbiamo un cronoprogramma preciso dei passaggi che verranno effettuati. Le procedure sono state concluse. Il Ministero ha comunicato che le somme necessarie per la parte pubblica sono garantite.

Per queste ragioni - conclude Simeone - credo sia arrivato il momento di chiudere la fase dei proclami, quella della distorsione dei fatti per entrare in quella dei cantieri. Perché il rischio è di perdere, non ci stancheremo mai di dirlo, i finanziamenti del Cipe e una volta per tutte. Risorse che non possono essere come suggerisce qualcuno “girate” su altri progetti o interventi. Ma che sono mirati e vincolati alla realizzazione della Roma – Latina e di un Corridoio intermodale indispensabile per il futuro. Noi siamo favorevoli alla realizzazione dell’opera, lo siamo sempre stati e non arretreremo su questo punto”.


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