Cronaca

Scuola di volo verso la chiusura, quale futuro per il Comani?

Il sindaco di Latina Di Giorgi interviene sulla questione del possibile trasferimento della scuola di volo del Comani e del futuro dell'aeroporto di Latina

La possibile chiusura della scuola di volo del Comani non poteva non diventare la notizia del momento.

Se da un lato il consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, intravede in questa un’occasione per riprendere in mano l’ipotesi dell’aeroporto civile, il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, si dice preoccupato per il futuro del Comani.

“L’ipotesi di trasferimento della scuola di volo militare da Latina a Grazzanise, ancorché attualmente non confermata e priva di atti ufficializzati, è una soluzione che comunque priverebbe la nostra città di un importante centro di addestramento che da decenni garantisce al nostro territorio una prestigiosa presenza, importante anche sotto il profilo sociale ed economico - ha affermato Di Giorgi - L’aeroporto Comani e la sua scuola di volo rappresentano un pezzo importante nella storia della nostra città, configurandosi anche come un interessante indotto di carattere economico che coinvolge centinaia di famiglie”.

Pensando al futuro del Comani, “il progetto di un aeroporto civile a Latina, ipotesi che al momento non trova basi concrete e per la quale, nel mese di agosto di un anno fa, avevo chiesto chiarimenti all’allora ministro Corrado Passera nell’ambito del varo del nuovo piano nazionale degli aeroporti, rappresenta comunque un progetto complesso e difficile specie in questo particolare momento economico.

Nel caso in cui si aprisse l’interesse di soggetti pubblici e privati ad investire sull’aeroporto di Latina, per un uso civile, sarebbe un positivo elemento e potrebbe essere certamente valutata anche l’ipotesi di una proficua ed efficace coesistenza tra le due diverse realtà, civile e militare.

Se, invece, oggi si aprisse la strada alla chiusura del “Comani”, l’unica certezza è che si andrebbe a perdere un pezzo di storia della nostra città e a compromettere un indotto economico non indifferente. Come amministrazione stiamo seguendo da vicino la situazione, anche attraverso il confronto con le massime autorità dell’Aeronautica militare, per valutare ogni prospettiva di sviluppo del “Comani”.


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