Cronaca

Scuole paritarie, opposizione sul piede di guerra: pronti a occupare l'aula consiliare

Il caso, discusso nell'ultimo consiglio comunale, non è ancora risolto e i consiglieri di minoranza chiedono soluzioni urgenti al sindaco per non perdere il rapporto con le congregazioni religiose che gestiscono gli istituti

I consiglieri d’opposizione, di centrodestra e del Pd, si scagliano contro il sindaco e la sua maggioranza sul caso delle scuole paritarie, a partire dalla situazione della scuola San Marco.

 "La questione del rapporto tra il Comune di Latina e le congregazioni religiose che gestiscono le scuole paritarie – dicono - non può e non deve esaurirsi con il Consiglio Comunale di ieri. Alla luce anche della smentita arrivata dai salesiani di tante inesattezze dette dal sindaco, pretendiamo che il primo cittadino avvii subito ogni iniziativa necessaria per mantenere le suore negli asili paritari. Il 28 dicembre – annunciano - saremo di nuovo in Consiglio Comunale, ma prima di aprire altre discussioni, il sindaco Coletta deve dare rassicurazioni a noi e alla cittadinanza che si è riaperto il discorso con le congregazioni, e vogliamo vedere atti effettivi, le parole non ci bastano. Se ciò non avverrà saremo costretti ad azioni conseguenti. Non escludiamo di arrivare all'occupazione dell'aula”.  

“Chi ci rimette – aggiungono - è una comunità di genitori e bambini che dal prossimo anno perderanno il loro punto di riferimento educativo. A noi non sembra affatto una questione marginale. È in gioco una tradizione della comunità di Latina, il futuro dei tanti bambini e di tanti genitori che hanno liberamente scelto di affidarsi alle suore per la scuola e l'educazione.  Noi pretendiamo che il sindaco Coletta trovi una soluzione che garantisca di mantenere le congregazioni religiose ".

Il documento è firmato dai consiglieri Massimiliano Carnevale, Giovanna Miele, Giorgio Ialongo, Alessandro Calvi, Nicola Calandrini, Andrea Marchiella, Matilde Eleonora Celentano, Raimondo Tiero, Enrico Forte, Nicoletta Zuliani, Matteo Coluzzi, Matteo Adinolfi.


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