Cronaca

Crisi della Corden Pharma, la Femca Cisl: "La normativa consente di proseguire con la cassa integrazione"

Annunciati dalla direzione aziendale 44 licenziamenti. L'intervento della sindacalista Elisa Bandini

Alla Corden Pharma 44 esuberi e procedure di licenziamento sono state annunciate ai sindacati nel corso dell'incontro con la direzione aziendale che si è tenuto lo scorso 25 luglio. Scopo dell'incontro è stato fare il punto della situazione aziendale anche alla luce degli sviluppi inenrenti il vertice che si era tenuto ad aprile in prefettura, nel corso del quale la società aveva palesato l’opportunità di essere acquisita entro i tre mesi successivi. Ad oggi dunque i tempi dovevano essere maturi per avere elementi  in tal senso. Sul caso interviene anche la Femca Cisl di Latina.

"Pienamente consapevoli della delicatezza di determinate operazioni, non solo per il tecnicismo con le quali avvengono ma soprattutto per il vincolo di riservatezza endemico in queste procedure, come parti sociali riteniamo comunque importante comprendere le conseguenze che possono derivare dalla eventuale finalizzazione della cessione del sito e in particolare nel caso contrario - dichiara Elisa Bandini, segretario generale della Femca Cisl di Latina -  Sono domande che ovviamente abbiamo posto al tavolo nel corso dell’incontro perché sentiamo la responsabilità di dare informazioni chiare alle maestranze già fortemente provate da una vertenza lunga e complessa; nello stesso tempo riteniamo utile procedere con la giusta cautela per non compromettere lastabilità di operazioni così delicate che potrebbero finalmente trovare soluzione a una crisi che grava su questa azienda ormai da troppo tempo".   

La direzione aziendale ha restituito un quadro della situazione aziendale stabile e ha precisato che malgrado l’aumento dei costi energetici, del gas e delle materie prime abbia comportato maggiori oneri non previsti nel piano di risanamento, sta rispettando gli impegni del concordato. "Al netto di questa analisi - spiega ancora la sindacalista della Femca - resta un’eccedenza di 44 lavoratori da gestire, rispetto ai 192 dichiarati nel 2019 che, essendo strutturali, ha determinato l’apertura di una nuova procedura. L'annuncio non ci prende alla sprovvista: era evidente che di fronte a un'attuale mancata vendita gli esuberi sarebbero tornati un tema centrale in quanto la Corden, essendo un'azienda, in concordato non può permettersi di sottrarsi a quanto previsto dal piano. Ovviamente, come parti sociali, siamo concentrati in modo particolare su questo aspetto perché vogliamo continuare a esercitare il nostro ruolo difensivo dei livelli occupazionali facendo ricorso, anche questa volta, a tutti gli strumenti idonei a scongiurarli. La normativa ciconsente di perseguire ancora la strada della cassa integrazione e già in questa prima fase ci siamo esposti anticipando questa posizione e siamo fiduciosi in un proseguo in tal senso. Il tema della cessione ovviamente non è marginale, perché rimetterebbe in discussione questo scenario e inoltre potrebbe restituire alla Corden il potenziale giusto per continuare a produrre reddito in questo territorio ed essere al passo della concorrenza".


Si parla di