Cronaca

Camorra, sorveglianza speciale e confisca dei beni per esponente del clan Licciardi

Misura di prevenzione con obbligo di soggiorno nel comune di residenza a carico di Eduardo Marano, 57 anni, pregiudicato originario di Napoli e da tempo insediatosi a Terracina, ritenuto appartenente al clan camorristico che opera nel Napoletano

Misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni a carico di Eduardo Marano, 57 anni, pregiudicato originario di Napoli, ritenuto appartenente al clan camorristico napoletano Licciardi e da tempo insediatosi a Terracina.

Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Latina, su richiesta della Dda di Roma è stato notificato oggi dal commissariato di polizia di Terracina e dispone anche il sequestro e la confisca dei beni riconducibili a Marano. A novembre scorso era già stato disposto ils equestro anticipato dei beni, tra i quali alcuni intestati a prestanome e ai familiari del 57enne. Con la nuova misura, nonostante alcune proprietà tornino nella disponibilità dell’esponente del clan, altri beni sono stati a tutti gli effetti confiscati. In particolare, finiscono sotto chiave ed entrano a far parte del patrimonio dello Stato case, conti correnti bancari, contratti di acquisto di titoli di Stato, azioni e obbligazioni. La confisca arriva dopo un lungo lavoro di investigazione da parte del Gico della Guardia di Finanza.

Secondo gli investigatori Eduardo Marano è considerata persona “socialmente pericolosa”, proprio per la sua appartenenza al clan camorristico napoletano. L’uomo infatti, oltre ad essere legato alla famiglia Licciardi da stretti rapporti di parentela, è considerato organico al clan anche da numerosi collaboratori di giustizia, le cui dichiarazioni hanno trovato riscontro nelle diverse operazioni di polizia condotte nel tempo.


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