Cronaca

Spari al bracciante indiano, il sindaco Procaccini: "Terracina esige legalità e rispetto"

Il commento del primo cittadino di Terracina dopo l'indagine dei carabinieri che ha portato alla denuncia di quattro giovanissimi per il ferimento del migrante indiano

Il sindaco di Terracina Nicola Procaccini

“Desidero esprimere grande apprezzamento e ringrazio il capitano Anzini e i carabinieri di Terracina per aver saputo dare un nome ai vigliacchi che si sono divertiti a fare il tiro al bersaglio con un lavoratore indiano". E' il commento del sindaco di Terracina Nicola Procaccini dopo l'individuazione dei responsabili del ferimento del bracciante indiano avvenuto sabato sera a Terracina, con un fucile da softair caricato con pallini in alluminio.

I fatti: ancora spari a un migrante con arma ad aria compressa

"A prescindere dalle motivazioni del gesto, che forse verranno chiarite nelle prossime ore - aggiunge il primo cittadino - non posso non sottolineare l’abisso di dignità che esiste tra un lavoratore che di domenica sera torna in bicicletta dai campi dove ha faticato tutto il giorno e questi quattro ragazzetti annoiati che si divertono a sparargli contro dei piombini. Magari sono proprio tra quelli che si lamentano perché non c’è lavoro e scaricano le responsabilità di ogni cosa su tutti tranne che su loro stessi. Piuttosto che in galera, andrebbero mandati a lavorare nei campi per fargli comprendere quanto grande sia il sacrificio di chi svolge un’attività del genere. Terracina rimane una città accogliente  che esige legalità e rispetto reciproco e che non cede a tentazioni di scadimento della civiltà provocate da atteggiamenti di bullismo, da qualunque parte provengano”.


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