Cronaca

Truffa all’ufficio postale con i documenti falsi, subito arresto un 56enne dalla polizia

E' accaduto nell'ufficio postale di via Toti a Latina: l'uomo ha tentato di riscuotere delle somme disposte dall'Agenzia delle Entrate relative a rimborsi Irpef con documenti falsi. Bloccato e arrestato dalla polizia poco dopo

Le poste di via Enrico Toti

Ha tentato di riscuotere delle somme disposte dall’Agenzia delle Entrate relative a rimborsi Irpef con documenti falsi: un uomo di 56 anni originario di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, è stato arrestato dalla polizia. 

I fatti nella mattinata di ieri, sabato 17 settembre, quando, prima delle 12 nell’ufficio postale di via Enrico Toti a Latina aveva tentato di riscuotere il denaro fornendo all’impiegato un documento di riconoscimento ed un codice fiscale contraffatti, per poi allontanarsi frettolosamente. 

Subito è scattata la segnalazione da parte del direttore delle Poste che ha allertato il 113 e fornito agli agenti giunti sul posto una descrizione completa e dettagliata dell’uomo.

La Volante, chiamata per l’intervento, a pochissima distanza dall’ufficio postale ha subito notato una persona che corrispondeva perfettamente alla descrizione; l’uomo, bloccato e identificato, in un primo momento ha cercato con delle scuse di giustificare la sua presenza sul posto, ma subito dopo, messo davanti l’evidenza, ha ammesso le proprie colpe.

Il documento d’identità ed il codice fiscale contraffatti sono stati sequestrati, così come il modulo di riscossione somme disposte dall’Agenzia delle entrate per la riscossione dei rimborsi Irpef, che risultava essere vero ma di dubbia provenienza furtiva.

Inoltre, addosso alla 56enne sono stati rinvenuti e sequestrati altri due moduli di riscossione somma disposte dalla agenzia delle entrate nonchè la somma di euro 160 provento della truffa messa in atto nella mattinata odierna presso l’Ufficio Postale di Cisterna di Latina.

L’uomo, arrestato per truffa e possesso di documenti di identificazione falsi, rinchiuso presso le camere di sicurezza della Questura sarà processato con il rito direttissimo.


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