Cronaca

Artigiano truffato da un falso avvocato, scatta la denuncia della polizia

E' accaduto a Cisterna. La vittima si trovava in difficoltà economiche e il falso professionista gli aveva promesso la possibilità di accendere un mutuo a fronte di una serie di spese per le pratiche burocratiche

Gli era stata promessa, da un finto avvocato, la possibilità di accendere un mutuo, a fronte del pagamento diverse migliaia di euro. Il mutuo però non veniva mai erogato mentre si continuavano a chiedere pagamenti per sostenere altre spese per le pratiche burocratiche. E’ così che un artigiano di 46 anni, di Cisterna, ha capito di essere stato vittima di una truffa e ha raccontato tutto al personale del commissariato di polizia di Cisterna, che ha denunciato l’uomo, R.G., 40 anni, per i reati di truffa, usurpazione di titolo e falso materiale.

La vicenda comincia quando l’artigiano di Cisterna si era visto negare dalla banca un mutuo per poter ultimare i lavori di ristrutturazione nella propria casa. Così l’uomo si era visto costretto a bloccare la ristrutturazione in mancanza di soldi. Un conoscente però gli aveva suggerito di recarsi a Roma da un avvocato, che dal suo studio romano gli aveva proposto la possibilità di accendere, presso una banca nazionale, un mutuo di 100mila euro a fronte di 10mila euro per la pratica.

L’artigiano aveva perfino firmato un modulo di adesione con tanto di dettaglio del piano di ammortamento del mutuo, consegnando i primi 2mila euro e altri 400 per i bolli, poi altri mille euro per le spese di assicurazione. Non vedendo arrivare la somma richiesta diversi giorni dopo aveva di nuovo contattato il sedicente avvocato e si era sentito rispodere che la causa del ritardo erano altri intoppi burocratici. Era necessario pagare un’altra somma di denaro e ulteriori 400 euro per un certificato.

A quel punto è arrivata la denuncia. Gli investigatori del commissariato di Cisterna hanno scoperto subito che il 40enne non era avvocato e che lo studio di Roma in cui aveva ricevuto l’artigiano, era lo studio del padre, che a sua volta aveva querelato il figlio per avere utilizzato il suo nome per consumare truffe.


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