Economia

Gli effetti del Covid sull’economia: le imprese reagiscono e guardano con fiducia al futuro

L’indagine di Federlazio: “Le conseguenze del Covid-19 sulle PMI della Provincia di Latina”: presentati i risultati

Le aziende pontine resistono e cercano di guardare al futuro con un certo ottimismo, nonostante le enormi difficoltà causate dal coronavirus Questo quanto in parte emerge dall’indagine di Federlazion “Le conseguenze del Covid-19 sulle PMI della Provincia di Latina” i cui risultati sono stati presentati ieri nel corso di una videoconferenza stampa.

“Sono passati sei mesi dall'indagine di ottobre 2020 nella quale avevamo esaminato l'impatto della prima ondata della pandemia sulle imprese. Ora Federlazio torna con una seconda rilevazione che aggiorna i dati verificando le modifiche intervenute nei comportamenti imprenditoriali ed esamina le strategie poste in essere per interpretare al meglio i nuovi scenari del post pandemia. Oggi a distanza di quattordici mesi dallo scoppio della crisi economica e sanitaria, si è passati da una grande resistenza ed un assoluta incertezza ad un tiepido sentimento di positività ed una crescita di fiducia che può dare agli imprenditori quella speranza indispensabile per puntare su progetti di ripresa”.

L’analisi nella provincia di Latina

Il primo dato che è stato reso in esame, è quello dell’andamento del fatturato; quello che balza all’attenzione, spiegano da Federlazio, è che “il 50% delle imprese ha subito una riduzione del fatturato ma, a differenza di quanto emerso nella rilevazione precedente (gen./lug. 2020) solo il 9% rileva riduzioni superiori al 30% mentre il dato precedente era del 34%. Il 21% indica stabilità di fatturato e ben il 23%, era il 7% nella precedente rilevazione, ha un fatturato in crescita. Nel complesso molto meglio del dato regionale”.

Buone notizie anche sul fronte dell'occupazione. Mentre nel 2020 erano il 68% le imprese che avevano fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni, a fine marzo 2021 solo il 18% aveva addetti in cassa integrazione e di questi solo per il 3% ha coinvolto oltre il 50% della forza lavoro. Anche l'utilizzo dello smarto working è più che dimezzato e passa dal 38% del 2020 all'attuale 15%. Oltre il 90% delle imprese non prevede alcuna conseguenza negativa dalla revoca del blocco dei licenziamenti. I livelli di attività dei primi mesi dell'anno vedono il 24% delle piccole e medie imprese in rincorsa mentre il 21% stenta a riprendere i ritmi dell'anno passato. Oltre il 54% mantiene lo stesso passo dell’anno precedente.

Le aspettative future

“La riduzione del fatturato dei prossimi mesi - aggiunge Federlazio -, viene prevista dal 34% degli intervistati e di questi il 16% si aspetta forti riduzioni. Di contro cresce la percentuale (28%) delle aziende che dimostra fiducia nella possibilità di rilevare un incremento. Il 56% delle imprese intervistate prevede un ritorno ad una situazione di equilibrio entro l'estate, mentre il 21% ritiene che i tempi per il ritorno alla normalità saranno pari o superiori a 2 anni. Sul fronte investimenti si torna, timidamente, a progettare e ad investire per il futuro. I due cardini principali individuati dagli imprenditori come leve indispensabili per il rilancio dell'impresa sono la riduzione del cuneo fiscale e costo del lavoro (67,5%), riduzione delle tasse sulle attività di impresa (61,3%). Restano rilevanti i temi degli incentivi e sostegno agli investimenti (41%) e la facilitazione per l'accesso al credito (21%). Tra le misure necessarie per rilanciare l'intero paese: riduzione della burocrazia (50%), ammodernamento infrastrutturale (36%) e investimenti nella formazione (28%)”.

I commenti

“Ancora una volta gli imprenditori danno esempio di tenacia e caparbietà e, nonostante le immense difficoltà determinate dalla pandemia e una burocrazia che, nonostante tutto, continua ad ostacolare l’attività imprenditoriale, reagiscono non perdendo la fiducia, convinti di poter rilanciare la propria attività per riportarla ai massimi livelli - ha detto il presidente di Federlazio Latina, Marco Picca -. Le strade da percorrere sono state ormai individuate e passano per la digitalizzazione, la green economy, l’economia circolare e la formazione. Su questo lavoreremo non abbandonando il dialogo aperto con le istituzioni per una sburocratizzazione massiccia che resta l’ultimo vero ostacolo per lo sviluppo di un azienda moderna. Dalle istituzioni ci aspettiamo un attuazione del PNRR che sia immediata ed aderente a quanto in essa previsto. In tal modo sarà possibile per tutti ricevere i benefici che devono necessariamente provenire dagli ingenti fondi che l’Italia avrà a disposizione per il rilancio del Paese”.

“Un dato su tutti rende l’idea di quanto l’imprenditoria pontina crede nella ripresa del settore - ha aggiunto il direttore di Federlazio Latina, Claudio Malagola -: oltre il 90% degli intervistati non prevede una riduzione del personale a seguito della revoca del blocco dei licenziamenti. Ciò vuol dire fiducia nel futuro e voglia di ritornare ad essere aziende leader. Ora aspettiamo un passo altrettanto deciso dalle Istituzioni che dovranno affiancarci in questo processo dando gambe alle nostre richieste, prima fra tutte la sburocratizzazione”. 
 


Si parla di