Economia

Legge di stabilità, sciopero a Latina: Spi Cgil in campo

Sciopero proclamato da Cgil, Cisl e Uil per il 13 novembre. Spi Cgil in prima linea; segretario D'Ettore: "Sono cinque anni che si ripetono finanziarie che non danno risposte al Paese"

Sciopero in provincia di Latina il prossimo 13 novembre contro la legge di stabilità, proclamato dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil.

"Sono cinque anni che si ripetono finanziarie che non danno risposte al Paese - commenta il segretario dello Spi CgiI di Latina Raffaele D'Ettorre - con il rischio di mantenerlo in uno stato recessivo. Bisogna avere il coraggio di spostare i pesi".

"La legge di stabilità del governo Letta - continua D'Ettorre - non contiene scelte strategiche per il Paese, non contiene il necessario cambio di passo per determinare crescita e sviluppo e fare uscire il Paese dalla crisi. Non ridistribuisce il peso fiscale in modo equo e non coglie l'obiettivo dell'equità sociale".

Sul fronte delle emergenze occupazionali, “la  CgiI è molto critica rispetto agli interventi sugli ammortizzatori sociali che non risolvono i guasti dell'esecutivo Monti spiega la Spi Cgil in una nota -, agli interventi sul fisco con l'aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti considerate cifre simboliche che escludono la platea dei pensionati”.

Per cambiare dunque la legge di stabilità CgiI, Cisl e Uil hanno deciso di avviare la mobilitazione dei lavoratori con uno sciopero Nazionale di quattro ore con articolazioni territoriali; sciopero che nella provincia di Latina si terrà mercoledì 13 novembre.

"I pensionati dello Spi della nostra provincia- conclude Raffaele D'Ettorre - non faranno mancare la loro partecipazione e il loro contributo in termini di presenza numerosa per la riuscita della manifestazione, per vincere ogni resistenza e tenere alta la tensione perché finalmente si realizzi una vera e significativa redistribuzione del reddito, perché si cominci davvero a investire sul lavoro e su un diverso modello sociale, perché i diritti di cittadinanza, sul lavoro e nella vita quotidiana, trovino piena affermazione e tutela. Che è esattamente il compito che ci spetta".


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