Economia

Caso Nexans, tavolo disertato in Provincia: delusi i lavoratori

Assenti le istituzioni e la stessa società. Cecere (Femca Cisl): "L'assenza della Nexans al tavolo di discussione è un atteggiamento decisamente da condannare". Nuovo incontro fissato per il 26 giugno

I lavoratori davanti l'ingresso della Provincia

Alla fine non si è presentato nessuno. È andato praticamente deserto il tavolo di concertazione di oggi in Provincia sul caso della Nexans di Borgo Piave, per l'assenza dell'azienda, della Regione Lazio, del Comune di Latina e della Camera di Commercio.

L'incontro era stato richiesto nei giorni scorsi dalla Femca Cisl per  valutare insieme ipotesi concrete di rilancio del sito e dell’area che, fino a pochi anni fa, ha ospitato le produzioni della multinazionale francese; questo dopo che Comune e Provincia di Latina avevano dato parere favorevole al piano di bonifica proposto dalla società, rimettendo in moto una vicenda sulla quale, ormai nessuno sembrava più interessato, se non i lavoratori per i quali, dal marzo 2013 scaduto il lungo periodo della cassa integrazione, si è aperta la mobilità e la strada della disoccupazione.

"L'assenza della Nexans al tavolo di discussione è un atteggiamento decisamente da condannare - commenta Roberto Cecere, segretario generale della Femca Cisl di Latina - perché vengono snobbati i lavoratori ed i loro diritti e, soprattutto, viene ignorato un verbale di accordo, sottoscritto in Regione Lazio nel marzo 2013, che prevedeva esplicitamente il coinvolgimento dei lavoratori ex Nexans nei lavori di bonifica del sito. Proprio da questo, come sindacato, è partita la nostra richiesta urgente d' incontro alle istituzioni e azienda"

Forte la delusione espressa dai tanti lavoratori che sostavano in Via Costa,  che si sono sentiti traditi dopo l’accordo sottoscritto dalla Regione e dall'Azienda che parlava di ricollocazione, di corsi di formazione, di un piano industriale capace di creare nuova occupazione

"Il continuo allungare i tempi sta creando una situazione assurda – continua Cecere - poiché in questo modo Nexans tiene in ostaggio una intera comunità che non ha altre aree industriali da poter utilizzare, mentre quella di Borgo Piave, con i suoi 35 ettari di superficie, i 14 capannoni e la grande palazzina uffici, potrebbe veramente essere messa al servizio di imprenditori decisi ad investire su Latina”

"Un atteggiamento estremamente ambiguo da parte di Nexans del quale si è già avuto un assaggio quando, nel pieno della crisi della chiusura, il suo comportamento dilatorio ha fatto desistere alcune aziende interessate ad insediarsi nel sito, prime fra tutte la Vetreco che ha aperto a Frosinone occupando decine di persone.

Una condotta  di chiusura totale – conclude Cecere -, che ha tenuto fuori anche il sindacato da quella parte della vicenda, mentre la società avrebbe dovuto onorare la propria firma negli accordi e convocare le parti per trovare le migliori soluzioni, nell'interesse dei lavoratori rimasti disoccupati e dell'intera città”. 

Una nuova riunione del tavolo di concertazione è stata convocata per le 15 di giovedì 26 giugno.


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