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Caroso Festival: tutto pronto per la 25° edizione

Un traguardo importante per una delle rassegne dedicate alla seicorde più longeve: nella sua edizione 2019 il Caroso Festival festeggia i 25 anni.

La rassegna, ospitata in alcuni dei luoghi più suggestivi della provincia e che vede protagonisti virtuosi della chitarra di caratura internazionale, è ideata e promossa dal Maestro Stefano Raponi.

Questa 25° edizione si terrà dal 7 al 10 agosto tra Sermoneta e Lanuvio e vedrà per la prima volta l’apertura ad altri strumenti: dunque quattro appuntamenti che vedranno esibirsi il Maestro argentino Ricardo Moyano, la Pontinua Guitar Orchestra il Maestro Antonio Molfetta e la pianista Silvia D’Augello.

Concerto di apertura con l’argentino Ricardo Boyano

Il primo appuntamento di mercoledì 7 agosto presso il teatro comunale Don Bosco a Lanuvio vedrà esibirsi l'argentino Ricardo Moyano. Un vero e proprio artista figlio del mondo: nato a La Rioja nel 1961 dove ha iniziato gli studi, si è poi trasferito a Madrid in Spagna per alcuni corsi di approfondimento, passando poi per Parigi per un breve periodo della sua vita e carriera. Attualmente vive in Turchia dove da oltre dieci anni insegna al Conservatorio dell'Università di Istanbul. La sua musica si occupa di generi e confini ed è il riflesso della sua storia, fatta di continui spostamenti, incontri e influenze ricevute.

Pontinia Guitar Orchestra per il secondo appuntamento

Dal secondo giorno e per i successivi due concerti, la location sarà quella del Castello Caetani di Sermoneta. Giovedì 8 protagonisti saranno i componenti del Pontinia Guitar Orchestra,  composta da giovani chitarristi professionisti (Alessandro Castro e Antonio Cutrì, Claudiu Plescan, Luca Stazi, Davide Marchetti, Nicola Galeotti, Oliviero Forni, Riccardo Rettaroli, Andrea Sordano e Angelica Sepe e Simone Salvatori prima chitarra) che propongono un repertorio che varia dalla musica  cosiddetta Classica a quella più attuale pop-rock. La disposizione è quella di un’orchestra classica, dal registro più “grave”  al registro “medio” fino ad arrivare al più acuto. La direzione, gli arrangiamenti, le trascrizioni e la rilettura dei brani in chiave sinfonica, sono curati  dal maestro Massimiliano Romano, autore fra l’altro di alcuni brani originali che compaiono spesso in repertorio, fondatore nel 2014 dell’orchestra.

Terzo appuntamento con Antonio Molfetta

Venerdì 9 l’incantevole castello vedrà in scena l’italiano Antonio Molfetta. Nato a Mesagne in provincia di Brindisi ha iniziato lo studio della chitarra con Vito Fiore proseguendo con Angelo Amato e Claudio Marcotulli. Ha conseguito il diploma al conservatorio “G. Verdi” di Milano. Si è perfezionato con Stefano Grondona, Frederic Zigante e Oscar Ghiglia, seguendo i corsi di perfezionamento dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Il suo repertorio spazia dalla musica tardo rinascimentale di liutisti inglesi, come John Dowland e Anthony Holborne, passando dall’Ottocento chitarristico italiano e spagnolo di compositori come Mauro Giuliani e Dionisio Aguado, fino alla musica moderna e contemporanea. La sua intensa attività concertistica lo ha portato ad esibirsi come solista in prestigiose sale da concerto in Italia, Belgio, Spagna, Francia, Portogallo, Norvegia e Inghilterra.

Chiusura con la pianista Silvia D’Augello

Sabato 10 si chiuderà con un volto femminile e presentando, come anticipato, una serata dedicata al pianoforte. La protagonista sarà Silvia D’Augello. Diplomatasi in pianoforte con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Maria Paola Manzi presso il Conservatorio di Musica “Ottorino Respighi” di Latina, è anche laureata in “Letteratura Musica e Spettacolo” e in “Musicologia” con il massimo dei voti e la lode presso l’Università  “La Sapienza” di Roma. Vincitrice di importanti concorsi Nazionali e Internazionali ha suonato per diverse istituzioni concertistiche. Nel 2012, ha curato un ciclo di trasmissioni radiofoniche dedicate alla figura del compositore Fausto Razzi, mandate in onda da Radio Vaticana, e nel 2014 ha debuttato come solista nel concerto per pianoforte e orchestra di Schumann con l’Orchestra da Camera “Città di Fondi” diretta da Ertug Korkmaz, oltre a vantare una florida attività concertistica che l'ha portata anche a Parigi.


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