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Ecforìa: Latitudine Teatro studia la pazzia attraverso personaggi shakespeariani

Secondo diversi studi Shakespeare è stato il precursore di Freud: ha saputo scavare nell’animo umano e capire che certe condotte erano dovute a particolari disturbi psichici, ancor prima che venissero riconosciuti e scoperti dalla moderna medicina e dalla psicanalisi.

In una clinica, che potrà essere definita shakespeariana, otto pazienti sono ricoverati e ognuno ha una diversa patologia assimilabile a quella dei principali personaggi delle tragedie shakespeariane: Macbeth, Otello, Amleto, Romeo e Giulietta ed altri.

Questo è l’incipit della nuova pièce di Latitudine Teatro: Ecforìa che andrà in scena dal 26 al 29 febbraio e il 5 e 6 marzo.

L’Ecforìa è il richiamo alla memoria di un ricordo attraverso uno stimolo esterno: un'immagine, una musica, un oggetto, che apparentemente possono non sembrare collegati al ricordo in sé, ma che celano legami inconsci incredibili.
Chiusi in una stanza della clinica per malattie mentali dove sono ricoverati, questi malati saranno sottoposti a delle sedute di ipnosi, in modo da comprendere la radice che ha fatto scatenare la malattia e la sofferenza in loro.

In scena Angela D’Ambrosio, Antonella Capodiferro, Beatrice Viggi, Daniele Campanari, Eleonora Pasquariello, Federica Crisci, Federica Soprani, Isabella Giusiani, Leonardo Porcelli, Manuela Gasparetto, Silvio Biondini, diretti da Michela Sarno.


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