Politica

Vincenzo Zaccheo presenta la sua candidatura a sindaco: "Non è il momento dei solisti, ma quello della squadra"

Accanto all'ex primo cittadino i rappresentanti dei partiti e molti giovani candidati nelle liste che lo sostengono

Presentazione ufficiale oggi a Latina per il candidato sindaco del centrodestra Vincenzo Zaccheo, sostenuto da otto liste, Frratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Uc, Cambiamo, Rinascimento con Sgarbi, Vola Latina e Latina nel Cuore. Zaccheo, sfiduciato nel 2010, si ripresenta dunque agli elettori appoggiato da quegli stessi partiti che ne determinarono la caduta. Accanto a lui, nella sala del Circolo cittadino di Latina, molti giovani candidati nelle liste e anche i rappresentanti dei partiti. 

"Vincenzo Zaccheo non ha bisogno di presentazioni, rispettoso delle istituzioni e dei ruoli politici. Oggi questa città aveva necessità di una figura come lui - ha dichiarato Alessandro Calvi (FI) - Questa è la sfida di un centrodestra unito, leale e pragmatico. Siamo tutti maturi nell'affrontare una campagna elettorale complicata, ma siamo consapevoli di poter vincere al primo turno. Abbiamo superato tutti gli ostacoli, ci abbiamo messo del tempo, ma questa unità era imprescindibile". "Ogni partito della colazione aveva propri candidati affidabili da proporre ma l'unità del centrodestra è stata sempre una stella polare e mai avremmo consentito di tornare indietro di cinque anni - ha aggiunto anche il senatore di FdI Nicola Calandrini - Questa è una città commissariata: il Consiglio comunale non si è più tenuto in presenza, la biblioteca è chiusa, il teatro non è stato riaperto. Serve una ricucitura di questo territorio". Poi un riferimento alla sfiducia di dieci anni fa: "E' stato fatto un errore, i sindaci non vanno sfiduciati, vanno fatti governare. Oggi Zaccheo sarà sindaco di Latina e il suo partito di riferimento sarà la città. La sua esperienza sarà irrinunciabile".

""Le segreterie provinciali hanno spinto verso il mio nome - ha detto infine il candidato Zaccheo - Noi ci siamo federati con il centrodestra e siamo andati anche oltre il centrodestra". "Bisogna impegnarsi tutti per far ripartire la città - ha aggiunto - La nostra era una città dinamica, che puntava verso nuovi obiettivi e orizzonti e che riuscì a fare tante cose. In quegli anni la carta vincente della nostra amministrazione era stata la concertazione. Ora non è il momento dei solisti, ma è il momento di fare una grande squadra in cui interagiscano diverse sensibilità".


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